La trasformazione digitale dell’editoria

La recente pandemia ha sicuramente modificato il mondo editoriale relativo a quotidiani e periodici. Secondo quanto emerge dal Digital News Report 2020 di Reuters Institute, il Covid-19 ha portato a un incremento della fruizione di news online, privilegiando l’informazione locale e via social media. In Italia, il social più utilizzato per recuperare informazioni è risultato essere Facebook (56%), seguito da WhatsApp (29%) e Youtube (24%) con una fruizione dei contenuti avvenuta principalmente attraverso lo smartphone (63% del campione di rispondenti della Ricerca).

Un importante calo delle vendite, legato anche alla chiusura degli esercizi commerciali come librerie e grande distribuzione, è stato registrato già ad aprile 2020.

In generale ciò che emerge, da questo periodo unico di lockdown e post quarantena, è che la pandemia ha sicuramente innescato un incremento significativo della fruizione di notizie online, costringendo gli editori ad accelerare, volenti o nolenti, il loro processo di trasformazione digitale, integrando al meglio il canale tradizionale cartaceo con quello digitale.

Verso il “contenuto neutro”

Spostando sempre più la proposta editoriale verso i canali digitali, la cosiddetta modalità Digital First, gli editori sono dunque costretti, quando vogliono pubblicare un contenuto, a fare i conti non solo con un testo scritto (come può essere un articolo) ma con tutti i materiali digitali che arricchiscono il testo stesso, materiali come immagini, video, podcast o post pubblicati sui social.

Proprio per questo motivo l’editore deve raccogliere e organizzare tutto il materiale relativo ad un contenuto: testi, immagini, video, podcast, post correlati su diversi social media, e poi, a seconda del canale sul quale l’editore deciderà successivamente di pubblicare il contenuto, si potrà selezionare tra i vari materiali raccolti quelli più idonei.

Ci si trova quindi di fronte ad un “contenuto neutro”, ossia un contenuto la cui destinazione finale non è già stata definita a priori e che quindi molto più facilmente si potrà adattare al canale di pubblicazione.

I vantaggi

Ma quali sono i vantaggi di utilizzare un sistema editoriale che si basa sui contenuti neutri?

Sicuramente ragionare secondo contenuti neutri permette all’editore di arricchire la propria offerta, potenziando il contenuto che vuole pubblicare e quindi migliorare l’experience dei lettori: i lettori possono così interagire di più e partecipare anch’essi all’arricchimento del contenuto stesso.

Il contenuto inoltre, concepito come neutro, permette all’editore di ottenere un’alta personalizzazione rispetto al target di lettori a cui si rivolge, di pubblicarlo su testate diverse, di poterlo riutilizzare e quindi aumentarne la visibilità.

Come gestire i contenuti neutri

È importante, prima di approcciare un sistema editoriale basato sui contenuti neutri, soffermarsi su alcuni punti di attenzione, fra cui ad esempio una valutazione economica-finanziaria del cambiamento nella sua interezza. Si dovranno prevedere infatti l’acquisto di tecnologie digitali per la produzione dei contenuti e per la loro archiviazione che rispettino tutte le normative legate al copyright e la formazione alle nuove competenze di tutte le persone coinvolte.

Sempre più spesso, poi, gli editori affiancano a un sistema editoriale il relativo DAM (Digital Asset Management), ossia un archivio intelligente che consente una più rapida e facile organizzazione di tutte le risorse digitali come immagini, video, audio. Proprio per la molteplicità dei contenuti da gestire e archiviare, gli editori devono necessariamente utilizzare le nuove tecnologie digitali per essere sempre più efficienti e multicanale.

Grazie all’utilizzo del digitale l’editore può inoltre verificare la coerenza tra i contenuti offerti al lettore su carta stampata e quelli presenti online, mantenendo il controllo sui vari canali di pubblicazione.

In un contesto altamente incerto come quello in cui ci troviamo a vivere oggi, dove distanziamento sociale e lockdown sono fenomeni tremendamente attuali, le tecnologie digitali possono essere uno strumento efficace e utile a trasformare il settore intero.

L’approccio a un sistema editoriale basato sui contenuti neutri, unito alle potenzialità del DAM, consente quindi alle redazioni di convertirsi da fisiche a interamente virtuali, garantendo la continuità del business e il pieno governo e controllo del contenuto e dei canali distributivi.