Big data: è online il rapporto Agcom, Antitrust e Garante Privacy
È stata pubblicata l’indagine conoscitiva sui Big Data condotta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dal Garante per la Protezione dei Dati Personali.
(Scarica il report completo a questo link)
La creazione di dati sta seguendo un processo esponenziale: nel 2018 il volume totale di dati creati nel mondo è stato di 28 zettabyte (ZB), registrando un incremento dieci volte superiore rispetto al 2011.
Sul rapporto finale emerge che, entro il 2025, il volume complessivo dei dati arriverà fino a 163 ZB.
Internet è la fonte principale di questo processo di generazione di dati: tramite la rete, infatti, in un minuto sono inviati 44 milioni di messaggi, sono effettuate 2,3 milioni di ricerche su Google, sono generati 3 milioni di “mi piace” e 3 milioni di condivisioni su Facebook, e sono effettuati 2,7 milioni di download da YouTube.
Le nuove sfide si pongono dalla centralità del dato, anche come bene economico, e l’importanza della sua tutela come diritto fondamentale della persona.
Questa crescita, guidata dall’affermazione delle piattaforme on-line, subirà un ulteriore sviluppo grazie alla connessione tra oggetti e le applicazioni 5G.
Le tre Autorità hanno individuato come sfide:
- l’impatto della profilazione algoritmica e delle piattaforme on-line sul grado di concorrenza in vecchi e in nuovi mercati rilevanti;
- l’effetto del programmatic advertising sulla qualità dell’informazione e sulle modalità di diffusione e acquisizione della stessa;
- la tutela e la promozione del pluralismo on-line in un contesto informativo esposto a strategie di disinformazione e di hatespeech;
- la necessità di garantire trasparenza e scelte effettive al consumatore, in rapporto al consenso circa l’uso del proprio dato;
- infine, la protezione del dato personale anche in ambiti non attualmente coperti dal Gdpr e la definizione di politiche di educazione in relazione all’uso del dato.
A tal fine le tre Autorità hanno individuato una serie di azioni da compiere, tra cui leggi appropriate, cooperazione internazionale, una maggiore consapevolezza degli utenti, rispetto della concorrenza e controlli anticoncentrazione.
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