USA: la pubblicità online per la prima volta sorpassa quella in TV
USA: la pubblicità online per la prima volta sorpassa quella in TV.
La previsione circolava già da qualche mese, ma ora il sorpasso è certificato dai dati: nel 2016, per la prima volta, la raccolta pubblicitaria digitale negli Stati Uniti ha superato quella della televisione tradizionale, toccando quota 70 miliardi di dollari contro i 67 investiti dall’industria dell’advertising sulle tv locali e nazionali.
Una tendenza destinata a crescere nei prossimi mesi, secondo le previsioni di Magna, la media investment unit di Ipg Mediabrands: nel 2017, dice la società, le vendite della pubblicità digitale in America aumenteranno del 14% fino a toccare quota 80 miliardi, trainate dai social e dai video, mentre quelle dei media offline si ridurranno del 3%, scendendo a 103 miliardi di dollari.
Una tendenza destinata a crescere nei prossimi mesi, secondo le previsioni di Magna, la media investment unit di Ipg Mediabrands: nel 2017, dice la società, le vendite della pubblicità digitale in America aumenteranno del 14% fino a toccare quota 80 miliardi, trainate dai social e dai video, mentre quelle dei media offline si ridurranno del 3%, scendendo a 103 miliardi di dollari.
E nei prossimi 12 mesi il digital advertising supererà quello televisivo anche a livello globale.
Il primo generatore di ricavi pubblicitari digitali restano i motori di ricerca, che nel 2016 hanno assorbito il 13% degli investimenti, ma la crescita più sostenuta ha riguardato i video online e i social: +28%.
Il primo generatore di ricavi pubblicitari digitali restano i motori di ricerca, che nel 2016 hanno assorbito il 13% degli investimenti, ma la crescita più sostenuta ha riguardato i video online e i social: +28%.
Il mercato pubblicitario, dunque, è sempre più attento a intercettare i consumi online – dove dominano nella raccolta colossi come Facebook e
Google – e sempre meno attènto ai pubblici legati ai media tradizionali.
Di conseguenza, se fino a qualche anno fa per i grandi investitori era impensabile lanciare un nuovo prodotto senza una campagna pubblicitaria in tv, oggi non è più così. I big spender «concentrano la loro spesa televisiva su pochi brand e prodotti», si legge nel rapporto, ma sempre più spesso scelgono di bypassare il piccolo schermo.
Per la stampa va ancora peggio. Secondo Magna le vendite di pubblicità del settore caleranno del 13% nel 2017, mentre la radio perderà “solo” il 4%.
Google – e sempre meno attènto ai pubblici legati ai media tradizionali.
Di conseguenza, se fino a qualche anno fa per i grandi investitori era impensabile lanciare un nuovo prodotto senza una campagna pubblicitaria in tv, oggi non è più così. I big spender «concentrano la loro spesa televisiva su pochi brand e prodotti», si legge nel rapporto, ma sempre più spesso scelgono di bypassare il piccolo schermo.
Per la stampa va ancora peggio. Secondo Magna le vendite di pubblicità del settore caleranno del 13% nel 2017, mentre la radio perderà “solo” il 4%.
Fonte: Pagina99 – n. 14