WEB TAX – Grande soddisfazione per il risultato ottenuto a salvaguardia dei Soci
Gentile Associato,
come sai l’Associazione ha seguito con grande attenzione fin dall’inizio la problematica della web tax: a seguito dell’incontro avuto il 6 novembre scorso con il Sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini (vd. circolare n. 28/24), richiesto con urgenza per esprimere la forte opposizione del nostro comparto all’ipotesi di estensione “tout court” della web tax così come era stata prevista nella prima bozza di legge di bilancio, ANES ha continuato quotidianamente a monitorare l’iter della discussione, che in alcuni passaggi si è decisamente “ingarbugliata”.
Abbiamo dunque preferito attendere un esito definitivo e certo per fornirti il presente aggiornamento, che avviene alla luce dell’approvazione della manovra di venerdì 19/12 alla Camera, che passerà ora in Senato per l’approvazione definitiva e che, per quanto concerne l’applicazione della web tax, vede reintrodotto il limite minimo di 750 milioni di euro di ricavi derivanti dai servizi digitali, che dunque esclude le pmi del nostro comparto.
A questo link il testo aggiornato della Legge di Bilancio dopo le modifiche apportate nel corso dell’esame in Commissione Bilancio, approdato venerdì in Aula alla Camera.
Nel dettaglio, sono sono considerati soggetti passivi della web tax gli esercenti attività di impresa che:
a) realizzano nel territorio dello Stato ricavi derivanti dai seguenti servizi digitali:
– veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia (pubblicità online);
– messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi (servizi di intermediazione tra utenti);
– trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale;
b) abbiano conseguito, singolarmente o a livello di gruppo, nel corso dell’anno solare precedente a quello in cui sorge il relativo presupposto d’imposta, un ammontare complessivo di ricavi, ovunque realizzati, non inferiore a 750 milioni di euro.
A questo link il testo aggiornato approdato venerdì in Aula Camera.
Nei prossimi giorni è previsto il voto formale del Senato sull’intera manovra, ma sappiamo non essere previste modifiche al testo così come uscito dalla Camera.
Un saluto cordiale.
Cristina Ferrari
Direttore