Editoria e podcast: due mondi sempre più in sinergia
Il mondo dei podcast ha subito un’ennesima evoluzione nel giro di pochi anni. In ambito editoriale, sono molte le testate che offrono i propri contenuti in un format molto simile a ciò che viene offerto dalle radio. Alcune riviste non si sono limitate a creare i podcast dei principali articoli e servizi ma hanno iniziato a produrre delle vere e proprie edizioni in audio.
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A confermare questa tendenza è Report Italia 2019 (ovvero l’indagine di dati e analisi sullo stato dell’arte dell’universo podcast nel nostro Paese) di Voxnest, una società specializzata in podcasting services.
“In questo momento in Italia la ‘podcast industry’ sta letteralmente esplodendo, per cui tutto quello che ruota attorno ai podcast si sta muovendo alla velocità della luce. Esistono realtà che hanno già lanciato dei prodotti molto interessanti, altre che si stanno affacciando adesso e che vanno accompagnate in tutte le fasi del processo, dall’ideazione alla monetizzazione di un podcast, ed è proprio questo il nostro lavoro – ha dichiarato Tonia Maffeo, Responsabile Marketing di Voxnest – Ci piace supportare lo sviluppo dei progetti dei nostri clienti per renderli protagonisti di quella che, qui in Italia, è a tutti gli effetti una vera e propria ‘podcast revolution’.”
Negli Stati Uniti tutti gli editori propongono ai propri lettori/ascoltatori contenuti audio on demand, fruibili sulle principali piattaforme di ascolto e creati esclusivamente per essere podcast. The New York Times, che ha lanciato qualche anno fa The Daily, il podcast di notizie giornaliere, oggi numero uno in classifica tra quelli più ascoltati.
Anche l‘Italia ha compreso le potenzialità di questo strumento e ha iniziato a realizzare contenuti audio per andare incontro alle necessità dei consumatori che chiedono “praticità, assortimento e multitasking” e si allontanano dal monoconsumo.
Il bacino degli ascoltatori è decisamente aumentato, tanto che nel giro di pochi mesi è triplicato l’ascolto quotidiano di podcast in lingua italiana.
La capacità attrattiva dello strumento unita alla produzione di contenuti di qualità, stanno rendendo questo mezzo un potente canale dalle molteplici opportunità ancora da esplorare, per editori ed inserzionisti.
Le case editrici che utilizzano questa nuova forma di comunicazione vogliono catturare nuovi abbonati, fidelizzare ancora di più i propri lettori e generare nuovi canali per la pubblicità.
Perché l’audio è cresciuto in termini di popolarità?
Sicuramente alla base di tutto ci sono i dispositivi mobili e l’innovazione radicale che stanno portando nella distribuzione e nel consumo dei nuovi media (gli utenti in possesso di device intelligenti come gli smart speaker ascoltano in media contenuti audio in streaming per 4 ore al giorno).
La crescita degli podcast è collegata all’aumento della mobilità o alla scoperta della mobilità multitasking.
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Nel Report Italia 2019 di Voxnest viene indicato Spotify come uno dei principali driver di questa “podcast revolution”.
Spotify ha annunciato il mese scorso l’acquisizione di The Ringer, sito web di contenuti e podcast dedicati allo sport, all’intrattenimento e alla cultura pop creato e gestito da Bill Simmons.
La piattaforma ha oggi 700.000 podcast nel suo catalogo e, grazie a questa mossa, ha ampliato la propria presenza in ambito podcast con l’obiettivo di rafforzare la platea di utenti.
Questa strategia inizia a portare i suoi frutti in quanto, secondo la presentazione dei dati trimestrali della compagnia, sono cresciuti il numero di utenti, anche di quelli abbonati, e una parte di questo risultato è sicuramente legato al potenziamento dell’offerta dell’area podcast.
Cifre importanti che stanno ad indicare il deciso cambio di passo che il 2020 ha in serbo per il mercato dei podcast e degli editori, che in questa era è davvero il nuovo “place to be”.