Business Strategy: 5 azioni utili per pianificarla al meglio

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Per costruire un business di successo è consigliabile seguire una sequenza ideale composta da 5 punti.

Analizziamoli nel dettaglio:

𝟭) 𝗖𝗛𝗘 𝗖𝗢𝗦𝗔 𝗦𝗢𝗡𝗢 𝗩𝗜𝗦𝗜𝗢𝗡 𝗘 𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡?

Per i profani del Marketing, la Vision e la Mission sono sinonimi invece c’è un’importante differenza.

La Vision di un’azienda identifica l’idea dell’imprenditore. E’ a metà tra una grande ambizione e un sogno.

La Mission, invece, descrive in che modo quotidianamente devono essere realizzati gli obiettivi.

I due concetti sono distinti ma complementari in quanto il primo ha a che fare con la dimensione del sogno e con ciò che l’azienda vuole diventare in prospettiva futura; mentre il secondo si concentra sul presente e sugli aspetti più pratici dell’attività aziendale.

Ecco alcuni esempi famosi di visioni:

Henry Ford: “I cavalli dovranno sparire dalle nostre strade”.

Bill Gates: “Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato”.

Come si può facilmente intuire, la Vision agisce sul futuro in quanto disegna una previsione; mentre la mission agisce sul presente “atemporale”.

Dopo aver definito sia la Vision, che la Mission, un imprenditore dovrà avere ben chiari gli obiettivi di lungo periodo dell’azienda e quali azioni compiere per conseguirli. Il passaggio successivo sarà quello di fare cultura d’impresa e trasmettere a tutti i dipendenti la filosofia e i valori aziendali.

𝟮) 𝗟𝗔 𝗕𝗥𝗔𝗡𝗗 𝗜𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜𝗧𝗬 𝗘 𝗟𝗔 𝗥𝗘𝗟𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗖𝗛𝗘 𝗚𝗘𝗡𝗘𝗥𝗔 𝗖𝗢𝗡 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗦𝗜𝗢𝗡 𝗘 𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡 𝗔𝗭𝗜𝗘𝗡𝗗𝗔𝗟𝗘.

Mentre la Vision e la Mission hanno lo scopo di fornire motivazioni e metodologie operative ad un pubblico composto da potenziali dipendenti e stakeholder per l’azienda, la Brand Identity è il modo in cui l’azienda si orienta verso il suo target di riferimento differenziandosi dalla concorrenza. Una sfumatura sottile ma anche un passaggio fondamentale che va delineato prima di avviare qualsiasi attività di comunicazione all’esterno.

La Brand Identity di un’azienda lavora in ottica sinergica con la Vision e la Mission aziendale e dovrebbe mantenere un’elevata coerenza.

𝟯) 𝗣𝗥𝗘𝗣𝗔𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗢: 𝗕𝗨𝗦𝗜𝗡𝗘𝗦𝗦 𝗣𝗟𝗔𝗡.

Una volta ultimate queste fasi, l’imprenditore dovrà lavorare alla redazione di un business plan al fine di analizzare il lancio e il progresso della sua idea di business e correggere gli eventuali errori in corsa.

Un Business Plan è lo strumento fondamentale che spiega come raggiungere determinati obiettivi per generare profitti. Un solido piano aziendale contiene le informazioni indispensabili per far funzionare e gestire efficientemente un’azienda. E’ un documento di programmazione che descrive cosa è possibile fare per il business, come sarà fatto e perché avrà successo.

La redazione di un Business Plan deve enfatizzare:

  • Gli obiettivi;
  • La ricerca di mercato e il suo piano di marketing per raggiungere gli obiettivi del piano;
  • Il conto economico che illustra le proiezioni economico patrimoniali e finanziarie.

𝟰) 𝗣𝗜𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗜 𝗠𝗔𝗥𝗞𝗘𝗧𝗜𝗡𝗚.

L’imprenditore, dopo aver studiato e conosciuto meglio le Best Practies, le mappe e le attività delle aziende che operano nel suo stesso mercato, dovrà lavorare alla costruzione di un Piano di Marketing.

“Solo una strategia chiara può contribuire al successo dell’impresa.”

Il Piano di Marketing è un documento di pianificazione con cui le imprese definiscono la loro strategia di marketing con riferimento a un particolare brand o prodotto.

Realizzare un Piano di Marketing è un’attività che richiede tempo, dedizione, analisi e creatività. Spetta al Marketing Manager realizzare il Piano di Marketing (Leggi cosa s’intende per Digital Marketing), con il supporto di tutto il team, composto dagli esperti di SEO, SEM, Social Media, Brand e Product Manager.

Una volta stabilita la strategia di marketing con tutte le azioni di marketing operativo, si deve valutare l’impatto che queste decisioni avranno sul conto economico aziendale.

𝟱) 𝗠𝗢𝗡𝗜𝗧𝗢𝗥𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗘 𝗩𝗔𝗟𝗨𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗥𝗜𝗦𝗨𝗟𝗧𝗔𝗧𝗜

Durante la fase del monitoraggio e valutazione dei risultati l’imprenditore potrà stabilire se il piano sortisce i suoi effetti e porterà i risultati stimati in termini di fatturato, quota di mercato, costi e profitti. Ovviamente, se gli esiti non saranno quelli sperati, dovrà prevedere un’attività di revisione e correzione del piano d’azione.

𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜

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