I brand nel mercato della rivoluzione digitale: oggi Apple vale il triplo di Coca Cola

Oggi la tecnologia ha creato nuove modalità di agire e interagire anche per il mondo del brand.

Il brand ha iniziato a comunicare direttamente con il suo target di riferimento dando vita a spazi in grado di rappresentare non solo il prodotto ma un mondo intero.

Stiamo assistendo ad un capovolgimento di paradigma in cui la marca è frutto di un’immagine corale, realizzata dai suoi clienti, dagli influencer e da una community che la plasmerà a suo piacimento.

Il mondo digitale sta cambiando l’approccio al prodotto, alla marca.

A tal proposito Reputation Manager, la società specializzata nell’analisi, nella gestione e nella costruzione della reputazione online, ha rilevato la rivoluzione digitale dei brand dal 2000 ad oggi. 

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Vent’anni fa Coca Cola era il marchio che primeggiava al vertice della classifica dei marchi più alti di valore a livello mondiale mentre oggi è posizionata al quinto posto.

Ora in vetta c’è Apple seguita da Google e Amazon che hanno preso il posto di Microsoft e IBM che nel 2000 occupavano il resto del podio (classifica Interbrand).

Sul fronte social, è in arrivo un competitor per Instagram, YouTube e TikTok.

Si chiama Byte, è un’applicazione creata dallo stesso fondatore di Vine, che consente agli utenti di girare e condividere sui social mini-video di sei secondi da vedere in loop.

Vine era stata acquistata da Twitter ma non è riuscita ad ottenere un successo tale per cui valeva la pena investire su di essa. Hofmann, a due anni dalla chiusura di Vine, ha lanciato il suo Byte.

Sta per arrivare in Italia Disney+  una piattaforma di contenuti streaming che negli USA ha già conquistato 26,5 milioni di abbonati, offrendo più di 500 film e 7.500 serie in 4k. Già ribattezzata “Disneyflix”, per la concorrenza attesa con il colosso Netflix: sarà meno cara (6,99 euro al mese contro i 7,99 base di Netflix, che diventano 11,99 in hd su due schermi).

L’innovazione, con il boost di tecnologie, ha dato una spinta significativa alle giovani e giovanissime imprese del paese in tutti i campi.

In soli 15 giorni Will, una start up italiana creata da un ex manager di Airbnb e una influencer molto seguita su economia e politica, ha raccolto 100 mila follower. La sua mission è  fare informazione esclusivamente su Instagram definendosi una «online first community» .