Nielsen – Parte male la raccolta pubblicitaria 2017: a gennaio -1.6%

Nielsen – Parte male la raccolta pubblicitaria 2017: a gennaio -1.6%

I risultati presentati il 17 marzo dell’ultima rilevazione Nielsen evidenziano che il mercato degli investimenti pubblicitari nel mese di gennaio chiude in calo dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2016, pari a circa 6,9 milioni in meno. Bene solo Web e Radio.
Se si aggiungesse anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di gennaio in pari (+0,4%).
“Il mercato a gennaio è stato tendenzialmente piatto, come ci si poteva aspettare” – spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen – “Storicamente il primo mese è poco rappresentativo per una previsione sull’anno. Considerando che il 2016 è stato un anno a due velocità, con un primo semestre a +5,2% e un secondo a +2%, possiamo prevedere una prima parte del 2017 meno dinamica rispetto alla seconda”.
Relativamente ai singoli mezzi:
– quotidiani e periodici iniziano l’anno rispettivamente con un calo del 13,2% e dell’1,5%
– Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, raccoglie il 3,6 in più rispetto allo stesso periodo del 2016; sulla base delle stime Nielsen sul digitale in generale (aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata in dettaglio) la raccolta dell’intero panorama del web advertising è in crescita del 7,1%.
– la TV chiude il mese con un decremento dello 0,5%.
– gli investimenti sul mezzo radio crescono invece del 3,9%
– in trend negativo il cinema (-5,4%), l’outdoor (-28,5%), la goTV (-8,3%) e il transit (-4,5%
– in terreno positivo il direct mail (4,4%).
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Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto complessivo di circa 18 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti: alle performance positive di alimentari (+4,1%), automobili (+3,9%) e farmaceutici (+15,9%) si contrappongono i cali delle telecomunicazioni (-19,5%), media/editoria (-5,0%) e distribuzione (-7,9%). Abitazione (+11,4) e tempo libero (+7,7%) sono alcuni degli altri settori che contribuiscono alla crescita.
“Aspettiamo di vedere i dati consolidati del primo trimestre per valutare la tendenza del 2017” – conclude Dal Sasso. “Il fatto che la stessa BCE abbia rialzato di un decimale di punto le previsioni di crescita dell’Eurozona e che veda scongiurata la minaccia deflazionistica ci fa guardare al 2017 con moderata fiducia”.
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Fonte: Primaonline su comunicato Nielsen 17.03.17