ADV online: anticipazioni su quali formati infastidiscono di più gli utenti

ADV online: anticipazioni su quali formati infastidiscono di più gli utenti.

Iab presenta i risultati della ricerca della Coalition for Better Ads che svela quali sono le tipologie di annunci più invasive per desktop e mobile.
[Ricordiamo che Coalition for Better Ads conta tra i suoi membri i maggiori esponenti provenienti dal mondo delle agenzie, delle aziende e dell’editoria: Google, Facebook, Procter & Gamble, Unilever, The Washington Post, ANA, IAB e altri ancora.
Utilizzando la tecnologia di IAB Tech Lab, le campagne pubblicitarie online saranno valutate su più livelli, dalla creatività ai tempi di caricamento, e il consorzio definirà così degli standard basati sui dati raccolti dal sistema di punteggio, dai riscontri dei consumatori e dai suggerimenti dei marketer. Solo le inserzioni che superano l’esame saranno mostrate sui siti delle compagnie partecipanti].
6 formati pubblicitari per desktop:
pop-up
auto-play
video with sound
prestitial with countdown
large sticky ads
12 formati pubblicitari per mobile, tra cui:
pop-up
ad density higher than 30%
flashing animated ads
auto-play video with sound
prestitial
postitial with countdown
full screen scrollover
large sticky ads
sono percepiti come eccessivamente invasivi. Mediamente ritenuti peggiorativi dell’esperienza utente, questi formati sono considerati al di sotto della soglia di accettabilità e sono di fatto quelli più fortemente correlati al ricorso a strumenti di ad blocking.
Sono questi alcuni dei principali risultati della ricerca della Coalition for Better Ads che ha analizzato le preferenze di circa 25.000 utenti di diversi mercati, nello specifico Usa e alcuni paesi europei, in relazione alla fruizione di formati pubblicitari desktop e mobile.
Obiettivo di questo studio è fornire all’intero ecosistema dell’advertising digitale uno strumento utile per orientare le scelte dei prodotti pubblicitari e delle modalità di erogazione degli stessi, al fine di garantire agli utenti una migliore fruizione pubblicitaria e allontanare così il rischio del ricorso agli strumenti di ad blocking.
Ai 25.000 utenti sono stati sottoposti 104 differenti combinazioni di formati pubblicitari inseriti all’interno della loro navigazione su siti web, da desktop e da dispositivi mobili.
La misurazione delle risposte degli utenti in relazione a diversi parametri legati alla qualità percepita della “advertising experience”, ha portato a costruire una mappa di gradimento, o meglio di “fastidio” della componente pubblicitaria – che sarà presentata entro fine anno.
Tra le evidenze emerse, anche che il ritardo nel caricamento dei contenuti adv, con conseguente rallentamento della navigazione, svolge un ruolo determinante per la consumer experience.