Agcom: crescono gli utenti in rete ma diminuisce l’advertising

L’Osservatorio condotto da Agcom ha rilevato che nel mese di marzo sono stati 44,7 milioni gli utenti medi giornalieri che hanno navigato in rete, per un totale di 113 ore di navigazione mensile a persona.

Dal monitoraggio dell’Authority, Facebook – con 38,4 milioni di utenti unici – si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti.

Segue il trend Instagram con 28,8 milioni di utenti unici, LinkedIn (+19,5 milioni di visitatori unici), Pinterest (+30,5milioni di utenti), Twitter (+24,2 milioni di internauti) e Tik Tok con 5,4 milioni di utenti.

Agcom

SETTORE DELLE COMUNICAZIONI

La stessa Authority prevede un valore complessivo del settore delle comunicazioni che alla fine del 2020 potrebbe un calo al di sotto dei 50 miliardi di euro, con una perdita rispetto al 2019 dai 3 ai 5 miliardi, pari a una variazione compresa tra il -6% e il -10%.

 “Guardando a quello che avrebbe potuto essere l`andamento complessivo del sistema delle comunicazioni nel 2020 – dichiara l’Agcom – e in assenza dell`evento congiunturale, l`effetto negativo prodotto dall`epidemia è stimabile tra i 4 e i 6 miliardi”. Proprio il settore delle comunicazioni ha giocato un “ruolo centrale nella gestione dell`emergenza epidemiologica da Covid-19 dimostrandosi, ancora una volta, l`asse portante di ampi segmenti del sistema economico e sociale”.

In questo quadro, spiega l’Authority, “la transizione alla “nuova normalità” sta evidenziando questioni fondamentali che investono, in primo luogo, il ruolo delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazioni, fisse e mobili, e di internet quale precondizione per il godimento dei diritti sociali costituzionalmente garantiti: imprese, scuole, famiglie dipendono più che mai dalla garanzia di connettività sufficiente allo svolgimento in contemporanea di una varietà di attività online e dal grado di copertura delle reti a banda larga e ultralarga”.

IL DIGITAL

L’Authority spiega, inoltre, come “il digital divide, in tutte le sue dimensioni, a partire da quella socio-economica, oltre che di divario infrastrutturale, emerge, in un periodo di crisi come quello attuale, come un fattore di domanda su cui intervenire per la ripresa della crescita in Italia”. Poi, le questioni economiche: nonostante la crescita delle audience e del consumo di informazione rilevato almeno per televisione e internet, i risultati economici del primo trimestre dell`anno sono già fortemente negativi per tutti i mezzi di comunicazione e le previsioni elaborate lasciano supporre una flessione degli introiti pubblicitari (causata sia dalla minore disponibilità di spesa degli inserzionisti sia dall`abbassamento dei prezzi di vendita degli spazi pubblicitari) che a fine anno potrebbe oscillare tra l`11% e il 14%, con una perdita attesa nell`ordine del miliardo di euro rispetto al 2019”.

RILANCIO DELL’ECONOMIA

“In questa fase di rilancio dell’economia – evidenzia sempre l’Agcom – per diminuire il gap infrastrutturale potrebbe essere utile accelerare il piano per le “aree grigie” e rivedere il piano banda ultralarga per aggiornarlo e dimensionarlo, geograficamente, tecnologicamente ed economicamente, alla luce degli interventi infrastrutturali che intanto gli operatori privati hanno realizzato e in vista del potenziamento di servizi come la didattica a distanza e lo smart working. Inoltre, è auspicabile che si realizzi un piano di cablatura almeno degli edifici scolastici e degli uffici pubblici. In questo quadro di interventi infrastrutturali, un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta a razionalizzare le risorse ed evitare inefficienze, coordinando gli investimenti pubblici e privati e utilizzando il mix di tecnologie disponibili (fibra ottica, ma anche tecnologie radio) nel rispetto della neutralità tecnologica”, spiega l’Agcom.

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