Boom di PMI su Instagram

Il numero di aziende che usa il social network fotografico di proprietà di Facebook per comunicare è in rapidissima crescita, specie tra le PMI: largo consumo, e-commerce, retail, entertainment e tecnologia i settori a più forte crescita.
A un anno dal lancio in tutto il mondo dei servizi pubblicitari, sono già 500 mila gli inserzionisti attivi su Instagram, il social network fotografico di proprietà di Facebook.
La crescita delle aziende che utilizzano Instagram per le loro campagne pubblicitarie procede quindi a un ritmo elevatissimo: i 200 mila inserzionisti erano stati annunciati a febbraio, dunque il dato è più che raddoppiato in soli sei mesi, grazie anche ai profili business lanciati in Europa ad agosto, che hanno reso molto più semplice per brand e imprese PMI pianificare, eseguire e controllare le proprie campagne.
Ma chi sono gli inserzionisti su Instagram? «Oltre alle grandi aziende investitrici, con cui abbiamo lavorato in una prima fase e che sono molto presenti, il fatto nuovo è che oggi la maggior parte di questi inserzionisti è una piccola o media impresa – spiega Valerio Perego, Head of Agency Partnerships di Facebook in Italia -. I principali settori di cui fanno parte sono largo consumo, e-commerce, retail, entertainment e tecnologia. Da luglio ad oggi, a livello globale, oltre 1 milione di aziende hanno creato un profilo business tramite i nuovi business tool e un altro milione e mezzo ha convertito il proprio profilo Instagram già esistente in un profilo business».
Instagram oggi ha 500 milioni di utenti attivi mensilmente, 300 milioni dei quali sono attivi quotidianamente sull’app. Il numero di utenti attivi mensilmente è più che raddoppiato negli ultimi 2 anni.
In Italia, dove Instagram è la quinta App più scaricata, dopo WhatsApp, Facebook, Google Search e Facebook Messenger (a parte Google Search, le altre quattro sono tutte di Facebook, ndr), gli utenti attivi mensilmente sono 9 milioni e passano tanto tempo sulla piattaforma: in media 21 minuti al giorno, un dato che contribuisce al fatto che, secondo Audiweb, Facebook e Instagram raccolgono insieme il 28% del tempo che le persone trascorrono su dispositivi mobili in Italia.
Se in un primo momento l’introduzione degli annunci su Instagram aveva riguardato soprattutto i grandi inserzionisti, con soluzioni come “Marquee” che sostanzialmente puntavano soprattutto ad assicurare una ampia copertura sul pubblico del social, lo sviluppo delle funzionalità pubblicitarie della piattaforma ha puntato sempre di più a renderla appetibile per le PMI, analogamente a quanto accade su Facebook, a cui Instagram fa capo.
I Profili Business, in questo senso, hanno dato una spinta decisiva: consentono infatti un contatto diretto tra utente e brand, attraverso un apposito pulsante “Contact“, e forniscono alle aziende anche la suite di analytics mobile “Insights” per avere un quadro sulle proprie performance sul social.
Hanno anche un tool “Promote” che permette di posizionare i post più performanti in cima al news feed degli utenti, utilizzando gli strumento di targeting e misurazione di Facebook.